Il censimento della Città di Macerata

Il Comune di macerata riporta la propria esperienza di gestione informatizzata degli alberi, illustrando le motivazioni che hanno spinto l’amministrazione a dotarsi di un web Geographic information system per supportare il personale dal punto di vista operativo e programmatico.

di Mario Bongarzoni dottore agronomo

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Conoscere per poter programmare, intervenire e conservare.

A partire da fine 2021, la Città di Macerata,  ha potenziato l’approccio strategico nella gestione del verde pubblico così da avere una visione più razionale del ruolo che lo stesso può avere per l’ambiente urbano e per la collettività.

PREMESSE

La legge 14 gennaio 2013 n.10 riconosce il ruolo del verde, per “la prevenzione del dissesto idrogeologico e la protezione del suolo” (art. 1) e invita gli Enti locali a adottare misure volte a favorire, tra le altre cose, la “previsione e la realizzazione di aree verdi pubbliche nell’ambito della pianificazione urbanistica, con particolare riferimento alle zone a maggior densità edilizia” (art. 6, comma 1, lettera e).

La Convenzione Europea del paesaggio (Firenze, 20 ottobre 2000, ratificata con Legge 09/01/2006 n.14) afferma che il “Paesaggio designa una determinata parte di territorio, così com’è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni”.

Il Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.lgs. 22/1/2004) definisce paesaggio quel “territorio espressivo di identità, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali, umani e dalle loro interrelazioni” ed aggiunge che il paesaggio è tutelato “relativamente a quegli aspetti e caratteri che costituiscono rappresentazione materiale e visibile dell’identità nazionale in quanto espressione di valori culturali”.

L'art. 7 della L. n. 10/2013 e l’art. 9 del Decreto 23/10/2014, tutela la corretta gestione degli alberi di pregio monumentali (Istituzione dell'elenco degli alberi monumentali d'Italia e principi e criteri direttivi per il loro censimento).

Nel 2017, il comitato per lo sviluppo del verde pubblico del  Ministero dell'ambiente della tutela del territorio e del mare ha emanato delle linee guida/prime indicazioni sulla gestione del verde urbano per una pianificazione sostenibile. 

In merito al D.M. 10/03/20 e nuovi CAM, sono previsti differenti livelli obbligatori o facoltativi in virtù dei livelli di censimento e di numero di abitanti.

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Come già detto, per attuare un’azione strategica in un’ottica di riqualificazione territoriale e di miglioramento dei processi di gestione, il Comune d Macerata ha intrapreso, a partire dalla fine del 2021 (da svilupparsi in vari lotti nei prossimi anni), una campagna di censimento di tutte le alberature della città, avente finalità di pianificazione e programmazione dei processi di manutenzione, progettazione e conservazione del patrimonio arboreo, nonché di stima degli investimenti economici necessari.

Le alberature sono un sistema vivente in continua evoluzione che richiedono un’analisi puntuale, una costante attività di monitoraggio e manutenzione che, per questo motivo, devono essere condotti in tale ambito, ispirati da criteri di tutela e valorizzazione pianificati così da garantire nel tempo le migliori condizioni e sviluppo dell’intero sistema.

La loro gestione costituisce un settore assai complesso ed articolato che, per essere gestito in modo efficiente, richiede competenze e soluzioni adeguate.

Il censimento del verde organizzato secondo le linee guida ormai ben delineate dalla recente normativa, è garanzia di un approccio differenziato che, mantenendo l’efficacia generale dei contenuti, risponda alle specifiche esigenze di gestione.

Si ritiene quindi di poter tranquillamente dichiarare che tale strumento di governo arboreo rappresenta un indispensabile strumento per una gestione urbana che risponde correttamente alle esigenze di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

La priorità della nostra amministrazione comunale è stata quella di dotarsi di uno strumento che consenta di gestire efficacemente il proprio patrimonio, con l’intento di non limitarsi all’esecuzione dei soli interventi straordinari, bensì in termini di razionale e attiva pianificazione.

È proprio in tale ottica che la Città di Macerata ha avvertito la necessità di predisporre un Sistema Informativo Territoriale ad hoc che potesse mettere a disposizione dei tecnici preposti al verde, una solida base previsionale ed attuativa per una gestione delle alberate (intesa come conservazione, manutenzione e progettazione) più razionale e funzionale.

Il primo passo per il raggiungimento dell’obiettivo preposto è stato quello di iniziare il censimento di un primo lotto di alberi centrali la città (circa 1.000), per poi estendere, negli anni a seguire, il lavoro a tutto il resto del patrimonio pubblico (viali, giardini, parchi, scuole, etc).

Il lavoro è stato articolato in varie fasi sequenziali ben precise.

In prima istanza, è stato eseguito il rilievo topografico per mezzo di apposita strumentazione GPS e, contestualmente a ciò, si sono cartellinati gli alberi con elementi in metallo serigrafato.

Fatto ciò, si è provveduto a realizzare il vero censimento rilevando sia i parametri quantitativi che quelli qualitativi mediante apposite schede secondo gli standard attualmente utilizzati in altre realtà pubbliche.

Unitamente all’identificativo, la località, la tipologia d’area e la dimora, si sono rilevate la specie, le classi dimensionali, lo stato fitosanitario e meccanico, le esigenze manutentive ed è stata scattata una fotografia per ogni albero censito.

Nello specifico, i parametri rilevati su campo sono stati i seguenti:

PARAMETRI INDIVIDUATIVI

  • Tipologia ubicazione (scuola, piazza, via, etc)
  • Ubicazione (toponimo della località della via o dell’area)
  • Numero identificativo: indica il numero albero
  • Tipologia unità censita [albero, fallanza, ceppaia, morto].
  • Tassonomia (es: Quercus ilex).
  • Disposizione (isolato, gruppo, filare)
  • Esemplare storico e/o monumentale ex L 10/2013
  • Dimora e tipologia impianto (aiuola, tornello, prato, ricoperto, costipato, etc)
  • Data censimento
  • Foto
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PARAMETRI DIMENSIONALI E QUALITATIVI

  • Classe altezza (m): 1° (0÷5); 2° (5÷10); 3° (10-15); 4° (15-20); 5° (20-25): 6° >25
  • Classe diametro fusto (cm) 1° (0÷20); 2° (20÷50); 3° (50÷100); 4° >100
  • Stato vegetativo (buono, mediocre, pessimo, morto)
  • Giudizio biomeccanico (buono, mediocre, pessimo)
  • Classe di propensione al cedimento (CPC) VTA (A-B-C-CD-D)

PRESCRIZIONI COLTURALI

  • Abbattimento
  • Eliminazione branche
  • Eliminazione rampicante
  • Eliminazione ceppaie
  • Potatura di riequilibratura
  • Potatura di innalzamento palco
  • Potatura di diradamento
  • Potatura di rimonda del secco
  • Potatura di pulizia fusto
  • Potatura di contenimento
  • Rimozione o sostituzione palo tutore
  • Rimozione eventuali manufatti
  • altro

Oltre a ciò, per alcuni soggetti, è stato necessario approfondirne lo stato biomeccanico mediante specifiche analisi secondo il metodo VTA.

Una volta terminato  il lavoro, la consistente “massa” di dati raccolti (si stima un totale di circa 5.000 alberature) sarà, mano a mano che il lavoro procede, archiviata nel database webgis in uso il quale consentirà una corretta gestione anche grazie ad un’apposita sezione dedicata al VTA e a tutti i documenti “collegati”, siano essi commenti, note, relazioni, perizie, indagini strumentali, etc.

Al di là della semplice consultazione dei dati esistenti, grazie al software è possibile estrapolare specifiche funzioni di pianificazione temporale ed economica.

Grazie al software è infatti possibile  “calendarizzare” le operazioni ed effettuare una stima del budget da impegnare (computo metrico estimativo).

Il lavoro così come eseguito e organizzato ha permesso sia la raccolta dei dati che l’analisi e l’elaborazione degli stessi sia singolarmente che in forma aggregata.

Da questo primo lotto di lavoro, ad esempio, sono emerse le opere colturali necessarie quali: abbattimenti; rimozione delle ceppaie, eliminazione delle branche secche e/o pericolose; l’asportazione dei rampicanti parassiti (edera, vite canadese); la pulizia del fusto; le potature di: innalzamento del palco; di rimonda; di contenimento; di diradamento; di formazione; di riequilibratura.

Non solo. Dal momento che il sistema è strutturato sfruttando le conoscenze derivanti dall’esperienza interdisciplinare di agronomi e informatici, esso contiene anche una sezione per il calcolo automatico dell’indice di sicurezza che, grazie ad un algoritmo specifico, permette di ottenere una stima di pericolosità di ogni singolo albero e, per estensione, dell’intera area verde.

Tale funzionalità è molto utile per stilare una scala delle priorità degli interventi da effettuare e, di conseguenza, garantisce un’organizzazione più efficiente delle risorse umane ed economiche.

Pertanto, la possibilità di poter disporre di una banca dati dettagliata del patrimonio delle aree verdi, ma soprattutto il fatto di poter gestire i dati raccolti in modo rapido e funzionale con l’ausilio di un GIS specifico, consentirà, day by day e  in breve tempo, di avere sotto mano lo stato dell’arte del patrimonio arboreo nonché di rendere più sicure le aree pubbliche in funzione della loro frequenza d’uso.

Tutto ciò si concretizzerà, negli anni a seguire, in una vera e propria politica di gestione territoriale che, interessando nella sua globalità tutti gli alberi maceratesi, darà vita ad una vera e propria politica di razionale e oculata amministrazione delle risorse pubbliche.

Il lavoro illustrato è garanzia per:

  • massimizzare gli effetti positivi, attraverso una gestione integrata capace di coniugare le esigenze ambientali con quelle finanziarie (riduzione delle spese di gestione);
  • favorire la conoscenza e il monitoraggio del patrimonio naturale del verde urbano e periurbano attraverso strumenti di mappatura e rappresentazione;
  • rendere sistematici e omogenei gli interventi di gestione del sistema del verde urbano mediante predisposizione di opportuni piani e programmi;
  • effettuare gli interventi manutentivi secondo i criteri più aggiornati e nel rispetto delle tecniche colturali il più corrette rivolte anche alla riduzione degli input esterni;
  • monitorare in modo costante il rapporto costi/benefici della gestione del verde, trasformando le risorse disponibili in incrementi quantitativi e qualitativi;
  • garantire:
    • una crescita sincrona della città e del suo patrimonio verde;
    • trasparenza ad ogni azione e rendere la cittadinanza parte attiva nella conoscenza e cura del verde attraverso azioni di comunicazione, informazione, didattica e confronto attivo.

A nostro modesto parere, soltanto un intervento mirato e programmato come quello sopra descritto può dare un minimo di garanzia che tutto ciò che verrà speso in futuro per il patrimonio pubblico, non solo di Macerata, sarà fatto a ragion veduta e con finalità ben precise.

Tutto il resto costituisce unicamente intervento sporadico, a carattere di emergenza che non può, per sua stessa definizione, contenere elementi migliorativi ma solo di pura conservazione dello status.

A seguito alcuni dati statistici estratti dal software GIS