Cimice dell’olmo
A cura di Roberto Stucchi dottore agronomo
NOTIZIARIO AGRONOMICO luglio 2021
Cimice dell'olmo (Arocatus melanocephalus)
Diffusione e ciclo vitale
La cimice dell'olmo è un insetto imparentato con cocciniglie e pidocchi delle piante, è lungo 7 millimetri, di colore bruno con disegni rossastri, e da 3-4 anni è diventato veramente “fastidioso” in Lombardia.
Fastidioso e non dannoso perché, pur attaccando diverse specie vegetali (non solo l’olmo!) non causa mai veri problemi fitosanitari.
Non è infatti un parassita dannoso né per l'olmo né per le altre 50 specie vegetali che infesta rubando un po’ di linfa dal fogliame.
Il problema vero lo crea a noi cittadini all’inizio dell’estate quando centinaia di individui cercano accesso nelle nostre case posandosi su vetri, pareti e pavimenti.
Sebbene fastidiosa, non è però nociva nemmeno per l'uomo o gli animali domestici anche se, come le altre cimici, sa rilasciare un odore acre e sgradevole se infastidita.
E’ un insetto domestico perché passa parte più tempo nelle nostre case che non sugli alberi dei viali e dei giardini. Tipicamente da ferragosto lo vediamo assalire le nostre abitazioni per cercare un rifugio tiepido dove passare l’inverno per poi ritornare da aprile-maggio sul fogliame delle alberature.
Nelle nostre case passa perciò più di 6 mesi, senza mangiare e senza bere, nascosto nelle crepe dei muri, negli infissi, dietro le intercapedini delle pareti ma anche nelle screpolature delle cortecce dei grandi alberi.
Trattandosi di un insetto particolarmente invadente non è raro trovarlo in casa fin dentro gli armadi e i cassetti o anche nella biancheria poco utilizzata.
Difesa
Le irrorazioni con Piretroidi e Acetamiprid sulle alberate danno buoni risultati ma sono efficaci solo se si interviene sugli alberi infestati. Visto però che l’insetto attacca più di 50 specie vegetali ecco che si capisce come sia improponibile l’irrorazione su tutti gli alberi e gli arbusti di un intero quartiere.
Intervenire perciò solo sugli olmi serve a poco, perché l’insetto può essere presente su altre piante.
Ecco perché si tende ad evitare le disinfestazioni estese e si preferisce ricorrere alle zanzariere sulle finestre, alle finestre chiuse o anche all’aspirapolvere sugli insetti entrati in casa.
Va ricordato che il disagio al cittadino non dura comunque più di 2-3 settimane e varia molto da zona a zona anche nella stessa città.